Febbre dengue, cos’è e come prevenirla

mercoledì 5 aprile 2023
Febbre dengue, cos’è e come prevenirla

Nel nostro blog informativo non abbiamo la pretesa né le velleità di fornire indicazioni di natura medico-sanitaria, ma riteniamo di poter dare un importante contributo per la sensibilizzazione circa un argomento che non deve mai passare in secondo piano, ovvero l’importanza di una concreta ed efficace strategia di lotta alle zanzare.
Tutto si ricollega alla facilità con la quale questi piccoli, fastidiosi insetti possono veicolare dei virus molto pericolosi per l’essere umano attraverso una semplice puntura, come già abbiamo analizzato nel caso del virus zika e del virus della febbre gialla. Non sono certo gli unici, con una perniciosità che viene tra l’altro amplificata dalle impressionanti capacità riproduttive delle zanzare, e ad essi si affianca il virus dengue, un arbovirus che causa la febbre detta anche rompiossa che è addirittura articolato in 4 diversi sierotipi.

Come si contrae l’infezione da dengue?

L’unico metodo di trasmissione del virus dengue è attraverso la puntura di una zanzara di genere Aedes come le albopictus o zanzara tigre, presenti anche in Italia, e per questo il livello di allerta non deve mai essere abbassato. Non c’è trasmissione diretta da persona a persona, e l’individuo che sia stato infettato funge in sostanza da serbatoio del virus secondo un meccanismo epidemico uomo-zanzara-uomo.

I sintomi della febbre dengue

Va precisato che dopo la trasmissione all’uomo la dengue può manifestarsi in due forme distinte: quella classica e quella emorragica.

Febbre dengue o febbre rompiossa

La più comune è la dengue classica, che si presenta con febbre molto alta, brividi e fortissimi dolori articolari: da qui la definizione di febbre rompiossa. Ad un periodo di quiescenza segue un secondo rialzo termico con la comparsa di un eritema che ricorda quello del morbillo: è dunque una patologia che, pur essendo raramente letale, è comunque molto seria e mette a dura prova l’organismo con sintomi tra loro anche diversificati.

Febbre dengue emorragica

Più grave è la dengue emorragica che può manifestarsi nel corso del secondo rialzo termico con un campionario di fenomeni emorragici a causa della trombocitopenia, e che se non adeguatamente trattata è potenzialmente letale proprio in virtù delle molteplici emorragie.

La dengue in Italia e la prevenzione

Non esistendo una terapia specifica ma soltanto quella basata sul contenimento e l’alleviamento dei sintomi, e non esistendo un vaccino, diventa fondamentale attuare una accurata prevenzione. Negli ultimi anni in Italia si sono verificati casi di febbre dengue sempre importati da viaggiatori di ritorno dall’estero; non si sono registrati decessi, e si è messa sempre in atto la procedura di contenimento per isolare tali individui “serbatoi” del virus per impedire che fossero punti da altre zanzare. Per prevenire con efficacia eventuali future epidemie l’unico vero strumento è l’eliminazione sistematica delle zanzare e di qualsiasi habitat a loro favorevole per limitarne la proliferazione: solo così, come obiettivo dichiarato anche del nostro dispositivo e sistema antizanzare UNFO-PLS, è possibile contenere l’esposizione al rischio di trasmissione della dengue come di altre malattie virali, perché le zanzare non solo soltanto fastidiose.

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