Trovarsi davanti un topo quando si passeggia per le strade della propria città è un’esperienza sgradevole per chiunque, in special modo se si tratta di un topo di fogna. In realtà la terminologia più corretta in questo caso è quella di ratto, una specie denominata Rattus norvegicus appartenete alla Famiglia dei Muridi, un animale decisamente più pericoloso del topo comune o del topo di campagna, e che se raggiunge la superficie lo fa passando attraverso i tombini in cerca di cibo. Il grave problema rappresentato dai topi di fogna, oltre al disgusto che essi suscitano, è legato al rischio enorme che costituiscono per l’uomo in quanto portatori e vettori di gravi malattie, sia in maniera diretta che indiretta, come vogliamo approfondire nel nostro articolo di oggi non prima di aver sottolineato come il sistema antizanzare per tombini UNFO-PLS agisca come barriera anche contro i ratti o topi di fogna, impossibilitati a risalire in superficie dai canali di scolo nei quali sono soliti vivere, nidificare e riprodursi.
Quali malattie trasmettono i topi di fogna?
Se ci addentriamo nei secoli passati è ben noto che questi roditori furono responsabili – seppur in via indiretta – delle pestilenze che hanno funestato l’Europa. In quanto vettore della Xenopsylla Cheopis, o pulce dei ratti, il Rattus norvegicus ha contribuito alla decimazione della popolazione nel vecchio continente in diverse epoche storiche, ma è possibile affermare che non si tratta di un animale di per sé aggressivo e che attacca per mordere solo se si sente realmente minacciato e senza via di fuga. Ogni anno si registrano circa 50.000 casi riportati di morsi, ma purtroppo le scarse condizioni igieniche nelle quali vivono rendono i ratti di fogna portatori di batteri e virus anche attraverso feci, urina, pelo e saliva. La loro ricerca di cibo con l’assalto a derrate alimentari che vengono infettate e compromesse è più grave di un “semplice” morso, numeri alla mano, perché le malattie trasmesse sono innumerevoli:
- Tifo murino, patologia molto seria che se non opportunamente trattata con antibiotici conduce alla morte;
- Salmonellosi, presente nelle feci che i topi disseminano ovunque al loro passaggio. Anche se non gravissima, meglio starne alla larga per i fastidi che comporta;
- Leptospirosi, ben più seria e pericolosa e che può essere contratta attraverso acqua contaminata;
- Malattia di Lyme, trasmessa indirettamente attraverso le zecche per le quali i ratti di fogna fanno da “autobus”.
Ce ne sarebbero altre ancora da poter elencare a testimonianza della serietà del problema che affligge molte delle nostre città, anzi praticamente tutte data la diffusione capillare dei sistemi di reti fognarie. Un ulteriore aspetto sul quale è importante sensibilizzare l’attenzione pubblica lo analizzeremo nel successivo paragrafo per chiarire, laddove fosse necessario, che va attuata una strategia concreta di prevenzione per impedire a questi animali infestanti l’accesso al nostro habitat.
Rischi e danni causati dai ratti di fogna
Il Rattus norvegicus è una delle specie più adattabili in assoluto e ama insediarsi in prossimità di luoghi ricchi di spazzatura o comunque dove sia consistente la presenza umana, perché ciò gli garantisce accesso a fonti di cibo anche grazie alle sue doti di arrampicatore provetto. Tutto ciò si riflette sulle infezioni che esso può causare agli alimenti, perché ovunque ci sia del cibo stoccato il topo cercherà di raggiungerlo visto che non va tanto per il sottile in quanto a gusti ed è praticamente onnivoro. La sua sola presenza, con le deiezioni che dissemina ma anche con la saliva o con il suo semplice passaggio visto che strisciando lungo le pareti lascia tracce o parassiti comporta nel migliore dei casi – quando ce ne si accorge – la necessità di distruggere tonnellate di cibo. Nel peggiore dei casi invece il cibo contaminato può finire sugli scaffali dei supermercati e sulle nostre tavole, con tutte le ovvie terribili conseguenze.
Prevenzione e rimedi contro i topi
Non nascondiamo che una corretta strategia di prevenzione abbia il dovere di basarsi su concreti interventi di derattizzazione secondo principi, strumenti e metodi che possono variare in base al contesto e passare dalle trappole elettriche alle trappole velenose con esche, ma ci sono diversi altri dispositivi che consentono all’uomo di non essere costretto a condividere il proprio spazio con un animale infestante di questo tipo. UNFO-PLS è una barriera e sistema di filtraggio nato proprio con l’intento di migliorare la qualità della vita negli spazi urbani rendendoli più salubri, ed è efficace anche come strumento di difesa contro i topi di fogna: dopo la sua installazione nei tombini e nelle caditoie, infatti, l’accesso alla superficie sarà loro precluso ed il tutto in maniera ecologica ed ecosostenibile.