C’è una condizione di epidemia di febbre Dengue che sta destando numerose preoccupazioni in Sudamerica, e per la precisione in Argentina, con un numero di casi che ha già superato i 60mila ed ha causato già oltre 40 vittime e con un allarme salito secondo l’OMS a livello globale, numeri alla mano. Questa malattia trasmessa dalle zanzare infatti ha visto un incremento dei numeri rispetto al 2020 pari al 48,4%, mentre il Ministero della Salute del paese ha riferito che nei campioni studiati è stato individuato un sierotipo (2-Cosmopolitan) fino ad ora rilevato solo in Brasile ed in Perù e che tra l’altro risulta essere molto più aggressivo e letale. Sono soltanto alcuni dei motivi per i quali la necessità di rendere la lotta alle zanzare ancora più attenta e spietata è più che viva, specie perché nel nostro emisfero ed alle nostre latitudini stiamo andando incontro al loro periodo di maggiore attività dopo il risveglio dalla diapausa invernale.
La febbre dengue in Europa
Nel paese sudamericano attualmente sotto minaccia è stata proprio una imprevista ondata di caldo fuori stagione a scatenare l’emergenza, associata anche all’adozione di metodi preventivi inadeguati e del tutto inefficaci contro le zanzare quali la fumigazione.
In Europa la situazione è attualmente sotto controllo, nel senso che si sono sviluppati pochi circoscritti focolai limitati a poche decine di casi nel sud della Francia e nel Regno Unito, ma dalle indagini si è appurato che tutti sono casi di importazione: viaggiatori e turisti in sostanza sono stati punti in Sudamerica contraendo la malattia e diventando serbatoi del virus manifestando i sintomi al loro rientro; a loro volta sono stati qui punti da zanzare locali che hanno poi veicolato il virus pungendo altri individui.
Tra le cause c’è quindi anche la cosiddetta inevitabile globalizzazione per la maggiore facilità degli spostamenti, senza dimenticare un generale surriscaldamento del pianeta che sta rendendo in alcuni casi la vita delle zanzare molto più “semplice”. Per comprendere quanto sia importante mantenere un elevato livello di allerta nei confronti della circolazione e del contagio da febbre dengue, definita anche febbre spaccaossa, ti rinviamo a questo nostro recente articolo nel quale abbiamo approfondito sintomatologie, decorso e potenziali pericoli anche molto seri di questa malattia. Non mancheremo mai di sottolineare però l’importanza degli interventi preventivi ed a monte del problema, connessi proprio con l’unica modalità per contrarre questo virus.
Combattere le zanzare
Dal nostro punto di vista combattere la proliferazione delle zanzare è ben più di una semplice mission aziendale, dal momento che il dispositivo UNFO-PLS è nato dall’intuizione dell’Ing. Cosimo Sarno durante riflessioni su come migliorare la qualità dell’aria negli ambienti urbani e come rendere le nostre città più salubri e vivibili. Tali virtuosi intenti hanno nel tempo condotto ad un rivoluzionario brevetto oggi concretamente a disposizione di tutti i privati cittadini ed enti di amministrazione locale con il prodotto di serie UNFO-33. Valutare e decidere di installarlo come dispositivo di filtraggio e come sistema antizanzare per tombini da applicare alle caditoie costituisce una barriera di dimostrata efficacia per il contenimento della diffusione di questi insetti nelle nostre città, come è stato dimostrato anche dall’articolo scientifico pubblicato sulla rivista dell’organizzazione internazionale e non profit di settore EMCA (European Control Mosquito Association) nel quale sono riportate tutte le evidenze scientifiche e i dati di laboratorio che attestano l’efficacia del dispositivo UNFO-PLS contro la minaccia rappresentata dalle zanzare. Qui puoi approfondire il tema in merito ai test condotti nel sud della Svizzera.