Comuni, enti pubblici ed ASL hanno il dovere in determinati periodi dell’anno di mettere in atto una concreta e fattiva lotta alle zanzare, che consiste in interventi programmati e strategici con cadenza periodica almeno mensile da compiersi nei mesi più caldi, da aprile a ottobre. Ciò si rende necessario per tutelare la salute pubblica a causa della capacità delle zanzare di proliferare in maniera esponenziale laddove trovano le condizioni idonee per farlo; tali interventi non hanno ovviamente il solo obiettivo di ridurre al minimo i fastidi ben noti che questi insetti succhiasangue apportano alla comunità, ma sono anche rivolti a contenere la loro smodata proliferazione per evitare che vadano in giro, con le loro “virtù” di eccezionali vettori biologici, a disseminare malattie infettive che per l’uomo hanno conseguenze anche gravi e delle quali proprio in Italia negli ultimi anni sono stati registrati diversi focolai con numeri preoccupanti.
Sappiamo già da un nostro precedente articolo consultabile qui che tali interventi comportano l’immissione nell’ambiente di composti chimici potenzialmente pericolosi, che pur essendo mirati su un singolo bersaglio possono comunque danneggiare l’ecosistema; c’è però un ulteriore svantaggio correlato a questi continui interventi di disinfestazione e che si aggiunge allo spargimento di sostanze tossiche e che riguarda i loro costi.

Quali costi ha la disinfestazione da zanzare?

Sia che ci si concentri sui soggetti di zanzare adulte, sia che in maniera più lungimirante si intervenga con dei larvicidi chimici per contenere il problema a monte, la disinfestazione da zanzare ha degli innegabili costi da sostenere. In primo luogo c’è quello della forza lavoro impiegata, dal momento che ogni intervento deve essere accuratamente pianificato analizzando il territorio per individuare i punti critici per poi procedere con operatori preparati e qualificati; in secondo luogo c’è il costo per nulla irrilevante dei larvicidi utilizzati, così come quello degli eventuali adulticidi.
Impiego di tempo, necessità di procedere con le giuste competenze per evitare intossicazioni da uso scorretto ed infine i costi di insetticidi e larvicidi rappresentano una consistente voce di spesa che i Comuni devono mettere a bilancio, e lo stesso discorso vale per i privati che vogliano tutelarsi magari perché possiedono un giardino dal quale tenere lontane le zanzare o altri spazi verdi affini. In ogni caso, e da qualsiasi prospettiva si osservi la questione, ci sono dei rilevanti oneri per combattere le zanzare e difendersi dalla loro presenza, sia a carico delle amministrazioni comunali che dei singoli privati cittadini. Ci riferiamo a costi “indiretti”, ossia a quelli relativi alla prevenzione con disinfestazione, a costi “diretti” derivanti dall’acquisto di repellenti o insetticidi, e per finire a quegli oneri che gravano sullo stesso Sistema Sanitario Nazionale quando si rendono necessarie prestazioni mediche a seguito di punture di zanzara.
Esiste un’alternativa più sostenibile sia economicamente che sotto il profilo dell’invasività ambientale? Se ti stai ponendo una simile domanda forse ti sei già reso conto, navigando il nostro sito, che UNFO-PLS è proprio il tipo di alternativa vincente nella lotta alle zanzare.

Strategia e sistema antizanzare UNFO-PLS

Fermi restando alcuni comportamenti che tutti dovremmo assumere per opporre una barriera alla proliferazione delle zanzare, adottando comuni norme igieniche quali la rimozione di contenitori all’aperto che posano raccogliere acque stagnanti, il periodico controllo di eventuali ostruzioni delle grondaie o l’introduzione di pesci larvivori in piccole fontane o stagni, una strategia concreta ed efficace deve concentrarsi sulle caditoie stradali, sui tombini e sulle grate che mettono la rete fognaria in comunicazione con la superficie.
Sono infatti quelle condutture a rappresentare, soprattutto negli ambienti urbani, il perfetto habitat per la riproduzione delle zanzare, che trovano lì un ambiente umido e tranquillo dove deporre le loro uova in un focolaio ad alto inquinamento organico.
Sigillare i tombini e le caditoie stradali con un sistema antizanzare come UNFO-PLS vuol dire impedire alle zanzare di risalire in superficie, dal momento che il nostro dispositivo si apre solo quando è necessario far defluire l’acqua piovana nel sottosuolo. I costi di installazione così come quelli di manutenzione sono irrisori specie se comparati con quelli degli interventi periodici di disinfestazione, ed in più un simile tipo di soluzione oltre ad essere naturale e più economica è anche ecosostenibile perché realizzata in materiali riciclati e riciclabili al 100% ad elevata resistenza e che durano nel tempo.
Per una consulenza personalizzata anche presso la tua sede puoi prenotare una nostra visita tramite il form contatti.